Auricolo Terapia: una soluzione dolce caratterizzata da una scarsa presenza di effetti collaterali
L’auricoloterapia è l’utilizzo del padiglione auricolare per il trattamento di molteplici tipologie di malesseri. L’azione benefica avviene grazie alla confluenza all’orecchio di precisi canali energetici che corrispondono a organi e funzioni dell'organismo specifiche e ai nervi che passano al suo interno connettendosi poi in varie parti del cervello.
Questa tecnica era nota sin dall’antichità ma si basava più sull’empirismo che su studi medici di concezione moderna.
Nell’antica Cina ad esempio il padiglione auricolare era ritenuto luogo di confluenza di tutti i meridiani e parte essenziale dell’organismo biologico: una delle più antiche rappresentazioni del famoso simbolo Tao ad esempio è l’immagine del drago che nei suoi movimenti assume le sembianze simboliche di tre orecchie. Nel Huangdi Nei Jing (Canone della medicina) si cita questa funzione di controllo dell’orecchio su tutti i meridiani ed alcune reliquie mortuarie ritrovate nella tomba di Mawangtui (200 a.C.) attestano che l’agopuntura del lobo auricolare era ben nota e praticata. L’antica filosofia cinese considera l’orecchio come parte essenziale dell’organismo biologico.
I medici dell’antico Egitto avevano praticato la stimolazione del lobulo auricolare ma il carattere sacerdotale della medicina di allora ha fatto arrivare fino a noi pochissime nozioni. Alcuni studiosi ipotizzano che Ippocrate durante la sua iniziazione in Egitto abbia appreso i principi della medicina egiziana. E’ proprio attraverso i testi del celebre medico greco che sappiamo dell’utilizzo delle incisioni retro auricolari in particolare nella cura dell’impotenza sessuale maschile con sintomo principale uno stato di astenia generale. Secondo Nigier (1968) la medicina ippocratica raccomandava l’apertura delle vene retro auricolari anche in diversi stati flogistici febbrili.
L’auricoloterapia era inoltre conosciuta ed utilizzata, senza apparenti fonti comuni di informazione, dagli antichi Sciti mentre gli antichi Traci così come i Persiani conoscevano e praticavano l’incisione del padiglione o la sua cauterizzazione per avere effetti antalgici.
A metà del XX° secolo è tornata alla ribalta con una formulazione moderna e comprensibile grazie al lavoro del medico francese Paul Nogier che, senza preconcetti, pubblica nel 1956 le prime opere dedicate a questa disciplina sulla base della sua esperienza e dei suoi studi attirando l’attenzione del mondo medico su questa tecnica. Il dott. Nogier racconta che nel 1951, incuriosito dalla cauterizzazione di un punto specifico situato sulla branca interna dell’antelice per problemi di sciatica da parte di alcuni guaritori di una comunità cinese con cui venne in contatto, fissò una prima corrispondenza tra la zona dell’antelice e la proiezione della colonna vertebrale. Con grande perseveranza Nogier è riuscito a trovare sperimentando punti e zone di proiezione per i diversi organi e strutture organiche. Dopo la stampa dei testi del medico francese, l'auricoloterapia si è diffusa nel mondo dando origine a varie scuole, tra cui quella cinese, quella americana e quella italiana. Vari scienziati sono partiti dalle ricerche degli anni ’50 per sperimentare campi di intervento e nuove teorie e arrivando sviluppare una propria scienza dell’orecchio con nuovi punti e soprattutto nuovi protocolli per tantissime patologie che possono essere riequilibrate attraverso l’auricoloterapia.
L’efficacia del trattamento si denota dopo le prime sedute, in particolar modo per terapie finalizzate a dipendenze da fumo e alcool oppure per aiutare il dimagrimento. È proprio nell’ambito di queste ultime applicazioni che l’auricoloterapia gode di maggior successo.
Come l’agopuntura cinese, anche l’auricoloterapia viene caratterizzata da una scarsa presenza di effetti collaterali. Questo permette a tutte le fasce d’età di potersi avvicinare a tale disciplina e di sottoporsi a trattamenti di stimolazione auricolare attraverso una leggera pressione o l’applicazione di specifici cerotti.
Nel 1987 a Seoul e nel 1991 a Lione, l'OMS ha riconosciuto e standardizzato i punti di auricoloterapia (attualmente riconosciuta in più parti del mondo come auricolomedicina).